Michele Capaccioli

Atalanta – Napoli: 1-5-2-2

Anche con la 13esima giornata di Campionato di Serie A maschile il mondo del calcio italiano condanna la violenza sulle donne.
Tra le varie iniziative che cito a titolo esemplificativo e non esaustivo, i direttori di gara e i giocatori scendono in campo con un segno rosso sulla guancia simbolo della campagna e i capitani delle squadre indossando al braccio una fascia simbolo della giornata.

Le Divisioni Professionistiche di Serie A e B femminile adottano per tutto il weekend delle iniziative contro la violenza di genere.

In queste azioni sono coinvolti persino i campionati giovanili.

Un #maipiù per ricordare altresì tutte le vittime di femminicidio.

Il 1522, attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità, è il numero nazionale anti violenza e stalking a cui può essere segnalato qualsiasi atteggiamento vessatorio. Questo numero di emergenza, disponibile 24 ore su 24, è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza e a tutte quelle altre entità allestite per contrastare la violenza di genere.

Per chi non se la dovesse sentire di chiamare, c’è la possibilità di contattare il servizio, raggiungibile anche al link www.1522.eu, via Chat o tramite App.
Il servizio di assistenza è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, russo, ucraino, polacco, arabo, farsi e albanese.

La partita Atalanta – Napoli

In uno stadio che si stava riempiendo al crepuscolo, come un Tempio che si accinge a venerare e supportare la sua divinità, nel nostro caso la Dea, si è svolta una partita che, se da una parte lascia l’amaro in bocca, dall’altra deve a mio avviso portare a chiedersi cosa può essere ulteriormente migliorato per evitare che un errore consegni alla squadra avversaria la vittoria e, quindi, i tre punti?

L’errore a cui faccio riferimento è quello di Carnesecchi: retropassaggio di Scalvini, pressato da Kvaratskhelia, al portiere che, rinviando col piede destro, si vede intercettare il tiro da Cajuste. Cajuste passa la palla al volo al #9 Osimhen che, in spaccata, serve Elmas.

Fonte foto: Barbara


Elmas si trova poco dopo l’inizio dell’area di rigore, sulla destra.

Il numero 7 macedone del Napoli tira di piatto destro in porta e il pallone va in rete. Carnesecchi non riesce quindi a deviare la traettoria della sfera di gioco e la squadra partenopea segna al 78esimo il 2 a 1.

Facciamo un passo indietro, ovvero ai primi 45 minuti della partita, più recupero, in cui l’Atalanta è andata un po’ in difficoltà per chiari meriti del Napoli che ha chiuso la prima parte di gioco con possesso palla, passaggi, precisione dei passaggi, tiri, tiri in porta e corner a suo favore.

Quasi come è successo contro l’Inter con l’atterramento in area di Darmian e il calcio di rigore, segnato poi da Çalhanoğlu, l’Atalanta subisce il goal di Kvaratskhelia su schema al 43esimo. Con le grandi è, ahimè, cosi.

Lo schema inizia fuori dall’area di rigore, sulla sinistra: Kvaratskhelia, servito da Juan Jesus, passa la palla a Raspadori che ha la possibilità di servire il georgiano, già involatosi verso l’area di rigore, oppure, come avviene, di passare la palla poco più indietro a Rrahmani, difensore numero 13 del Napoli. Il kosovaro serve il #22 Di Lorenzo che si trova sulla destra. Da quest’ultimo parte un cross verso il centro area intercettato dalla testa di Kvaratskhelia che batte Carnesecchi, siglando l’1-0 per il Napoli.

L’altra domanda da porsi è la seguente: cosa può essere ulteriormente migliorato per abbassare ancora di più il rischio di subire una rete con questi schemi?

In quest’ultimo caso, si tratta quindi della lettura degli schemi di gioco dell’avversario.  

Questa supremazia del Napoli ha cominciato ad essere capovolta quando, nel recupero del primo tempo, la Dea ha mandato in crisi la difesa partenopea: al 45esimo, cross dalla destra di Hateboer, colpo di testa di Koopmeiners in area, Gollini respinge in tuffo e poi il pallone viene mandato in corner dal #22 del Napoli Di Lorenzo.

Nel secondo tempo, Gasperini fa entrare Ruggeri al posto di Bakker e vediamo persino un travolgente Charles de Ketelaere, già partito con classe dalla rampa di lancio.

La seconda metà di gioco è stata segnata da un pressing asfissiante dell’Atalanta, nonché dal goal del pareggio di Lookman.

L’Atalanta non ha portato il pareggio a casa per un episodio (errore di Carnesecchi) e poteva vincere per un altro (schema che ha condotto il Napoli all’1-0), ma la riflessione e il lavoro su questi due aspetti porteranno sicuramente la squadra a recuperare i punti persi a causa degli stessi episodi.

Sbaglia soltanto chi lavora.

sei un bergamasco o una bergafemmina e hai un progetto sportivo e culturale da propormi? contattami.

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