Le coppe, come i campionati, sono una maratona, non uno sprint. Penso che questo discorso sia valido soprattutto per quelle squadre che possono contare su budget inferiori da investire non solo durante il calciomercato, ma anche per la gestione strategica dell’intera organizzazione per tutta la stagione.
Puoi naturalmente decidere di avere dei ritmi altissimi sin da subito che stancano nel breve periodo la concorrenza se la squadra può contare su campioni affermati che giocano per la stessa maglia; tuttavia, anche questi necessitano di tempi di recupero e di una gestione programmata.
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Un altro aspetto importante è con chi decidi di fare la programmazione per centrare gli obiettivi intermedi e per arrivare a quello finale.
L’Atalanta non può contare su enormi capitali, ma sicuramente, forte di quanto incamerato con cessioni come quella di Højlund al Manchester Utd, ha potuto effettuare investimenti importanti con Touré, Scamacca, De Ketelaere, Kolasinac, Bakker, ecc.
Questa sera, nella partita della quinta giornata del Gruppo D di Europa League contro lo Sporting Lisbona, l’Atalanta ha pareggiato, segnando per prima con un Gran goal da “G” maiuscola di Scamacca.
La gestione del match da parte di Gasperini e dell’intera squadra è stata efficace.
Al livello strategico e di programmazione, la Dea ha infatti portato a casa quanto era necessario: 1 punto è quanto basta alla Dea per conquistare matematicamente la prima posizione nel Gruppo D, con 11 punti, qualificandosi direttamente agli ottavi di marzo, senza passare per gli spareggi del febbraio 2024 contro una delle squadre arrivate terze nei gironi di Champions League.
Il nuovo obiettivo intermedio è stato centrato e ai nostri ragazzi non manca certamente la fame. Non si vogliono accontentare.