Mentre il Besiktas sta tentando di acquisire le prestazioni di Anton Miranchuk, ala sinistra o centrocampista offensivo della Lokomotiv Mosca, il gemello Aleksey, trequartista sinistro, impiegabile anche come ala destra o ala sinistra, non smette di segnare o far sognare, in Italia, con l’Atalanta, aprendo le marcature nella partita di oggi contro l’Udinese.
La condizione del nostro Miranchuk, in nero blu, e il fatto che giochi prevalentemente negli ultimi 16 metri, quindi in una posizione molto più avanzata, permette al #59 di essere considerevolmente efficace nelle occasioni da goal. Quando non si tratta di goal, serve degli assist preziosi e decisivi.
A suon di ottime prestazioni, Aleksey è diventato il miglior acquisto (in casa) della Dea. La tecnica e l’ottima visione di gioco fanno di Miranchuk uno dei pezzi imprescindibili nello scacchiere di Mister Gasperini, il quale, oggi, ha festeggiato il suo compleanno con una vittoria, la quinta consecutiva della Dea in casa, 3 punti e il quarto posto in classifica, in attesa del match di domani tra Fiorentina ed Inter.
Fonte foto: Luciana
La nostra Casa sta diventando nuovamente il fortino (Fort Gewiss Stadium) dell’Atalanta.
La partita di oggi fornisce soprattutto un altro segnale: la crescita ulteriore del gruppo non soltanto in termini di forma fisica e mentale, ma anche nell’adattabilità. In mancanza di Koopmeiners e Lookman, ci pensa infatti de Ketelaere a rendere esplosiva la Dea in attacco con due assist che hanno valso l’1-0 di Aleksey al 33esimo e il 2-0 di Scamacca al 46esimo.
Era importante che Scamacca si sbloccasse, dopo l’ultimo suo goal segnato il 4 novembre 2023 contro l’Inter.
Gianluca vuole insaccare quel pallone in rete e sono diversi i tentativi del #90, come al 12esimo, dal limite, con un bel tiro rasoterra a giro che termina fuori di poco, ma è proprio al 46esimo che, con un bel diagonale, porta a 2 le marcature della Dea.
Kolašinac è una conferma in termini di fisicità, esperienza e lettura delle varie fasi di gioco. Tutte queste qualità trasmettono sicurezza non solo alla difesa, ma anche a tutto il resto della squadra.
Scalvini e Holm si completano: quando lo svedese spunta nell’area avversaria con le sue escursioni per insaccare il pallone in rete, non riuscendoci per poco con la grandissima semi-rovesciata di oggi al 56esimo, Giorgio va in fase di copertura in una maniera efficace.
Djimsiti è un muro e indebolisce le giocate dell’attaccante dell’Udinese Lorenzo Lucca.
Ederson, autore del pareggio dell’andata, è fondamentale nel gioco di collegamento con Miranchuk e Charles De Ketelaere.
Il lavoro di Marten De Roon a centrocampo mantiene gli equilibri.
Ruggeri è più di un treno espresso nella corsia sinistra, smistando cross a gogò che mettono ulteriormente in difficoltà la difesa avversaria.
Carnesecchi l’ho visto lucido, anche in fase di lettura. Mi è piaciuta molto la parata di piede su Ebosele.
Tra i sostituti, Zappacosta per poco non segna il 3 a 0 nel recupero. Il portiere dell’Udinese blocca in due tempi; Hateboer, che rientra in campo dopo un mese dall’infortunio, ricomincia a macinare minuti di gioco. Riacquisire continuità sarà fondamentale per il giocatore, in quanto utile alla squadra in fase di marcatura e di anticipo; Pasalic, importante in fase di impostazione. Il cartellino giallo nel finale non oscura a mio avviso la sua prestazione; Palomino, la cui fisicità è stata dal mio punto di vista molto utile perché il giocatore contribuisce a respingere eventuali attacchi in profondità e sovrapposizioni; Muriel, entrato all’88esimo, si fa vedere pochi minuti dopo con un tiro dalla distanza, su passaggio di Zappacosta.
Anche oggi, ho visto i componenti giocare non per la squadra, ma con la squadra. È proprio quel “con” che fa la differenza e che porta lontano.
