I rossoneri sono stati battuti nella Finale di Dublino grazie ad una mentalità che non ha permesso al Bayer Leverkusen di giocare il suo calcio, quello di Xavi Alonso.
La Dea si è aggiudicata l’Europa League.
L’Atalanta e Bergamo sono nella leggenda.
Se lo meritano la Società, i ragazzi, i tifosi, i bergamaschi, tutti coloro che amano la Dea e stanno vicino alla squadra anche quando perde.
Questa sera, l’incredibile maratona da storia è diventata leggenda ed è entrata a far parte del patrimonio del popolo bergamasco in primis.
Tanti sono i sentimenti che provo in questo momento e che, nel mio caso, hanno una storia recente che parte da delle persone, bergamaschi inclusi, che, nel 2017, hanno preso una scelta, la più difficile perché comporta dei sacrifici personali a chi tende una mano, ma anche facile per chi è guidato da una profonda umanità: quella di essere un concreto e reale punto di ascolto, aiutandomi e, così facendo, aprendomi ad un mondo che sì è una città instancabilmente laboriosa, ma anche un luogo dove la solidarietà è profondamente radicata, come è successo anche ad Asti.
Sono molto legato a Bergamo e, con Bergamo, all’Atalanta.