Michele Capaccioli

Se vinciamo, voglio vedere Martino con i capelli biondi

Se vinciamo, voglio vedere Martino con i capelli biondi, ho scritto nel gruppo di Whatsapp “Gli Amici della Dea”, riprendendo un’affermazione dello stesso Marten de Roon, che deriva da una promessa fatta al nostro Charles De Ketelaere: “Ho promesso a Charles che se vinciamo contro il Real Madrid in Supercoppa Europea, mi faccio i capelli biondi”.

Tempo pochi minuti e il nostro Vittorio Attilio ha sfornato un’altra delle sue creazioni che trovate sulla destra di questo articolo. Le sue creazioni sono le più divertenti che abbia mai trovato, fanno sorridere e, allo stesso tempo, riflettere. Non sono mai volgari e, all’occorrenza, dopo una sconfitta, tirano su il morale di noi atalantini.

È evidente che dietro queste creazioni ci sia la passione per la Dea, un folle amore senza fine nato moltissimi anni fa: Vittorio Attilio entrò infatti nella nostra Casa, nello stadio, per la prima volta, a 10 anni, accompagnato da suo zio che era un tifosissimo dell’Atalanta. Parliamo del 1972. In quell’occasione, lui fece già l’abbonamento: c’era lo Speciale Ragazzi e, dal ’72 ad oggi, Vittorio è stato sempre abbonato all’Atalanta. Segue la Dea, gli piace l’ambiente, ha fatto molte trasferte quando era più giovane, anche quando l’Atalanta giocava in Serie C, in campi come quello del Monza, di Sant’Angelo Lodigiano, di Sanremo, ecc.
La trasferta più significativa per lui è stata quella dello spareggio per la Serie A, a Genova, nel 1977, contro il Cagliari.
Vittorio Attilio, che ho conosciuto personalmente, fa parte a tutti gli effetti dello “zoccolo duro” storico del tifo della Dea.

La partita a cui facciamo riferimento è la finale di Supercoppa Europea di domani, contro il Real Madrid, a cui noi partecipiamo in qualità di vincitori dell’Europa League.

In base ai pronostici e sulla carta siamo nettamente sfavoriti. Pesano, infatti, le assenze degli infortunati Scalvini, Scamacca, Zaniolo e Toloi, in aggiunta a Miranchuck, venduto all’Atlanta United, negli Stati Uniti d’America, e a Koopmeiners, messo fuori squadra dopo le recenti notizie di mercato.

In base alle recentissime e freschissime dichiarazioni rilasciate dal Gasp a Sky Sport, l’olandese “È la vittima di questa situazione, è stato privato della possibilità di giocare questo tipo di partita. Mi dispiace non averlo convinto a restare fuori da certe beghe di mercato. Purtroppo, è stato fortemente condizionato, ma lui rimane un ragazzo sano e siamo legati a lui perché ci ha aiutato ad arrivare fin qua”.
Al riguardo del recupero di Koopmeiners, Gasperini afferma che “Questo è un argomento che riguarda la Società. Per quello che posso dire io ripeto lo vedo una vittima che non sia qua con noi, il mio rammarico è ancora più grande perché era a orologeria questa cosa. Io l’avevo anche avvisato, non sono riuscito a convincerlo, è stato fatto un qualcosa per danneggiare il più possibile l’Atalanta e di questo mi dispiace, ma lui rimane un ragazzo giovane che è stato fortemente condizionato da questa scelta, è un ragazzo sano e recuperabile. Poi quello che succederà nei prossimi 15 giorni faccio fatica a saperlo”.

Tra i tifosi, c’è già chi ha espresso nuovamente segnali di non gradimento per il comportamento del giocatore.

Cosa possiamo fare? Rimanere sicuramente concentrati per la partita di domani.

Certamente, sarà un duello tattico tra due allenatori, Carlo Ancelotti e Gian Piero Gasperini, che hanno lavorato, assieme, per la stessa squadra, in passato.  

Gian Piero Gasperini ha trasformato l’Atalanta, portandola da sfavorita in Serie A a seria concorrente per i titoli europei, capace di giocarsela e vincere contro squadre che hanno in bacheca molti trofei, come il Liverpool.

Ancelotti ha una marea di soluzioni tattiche, inclusa quella di posizionare Modric nello stesso ruolo ricoperto da Toni Kroos che si è ritirato dal calcio a soli 34 anni dopo gli ultimi Europei, ma terminando al top del livello.

Il Real non ha un solo giocatore che possa costituire un pericolo per la squadra avversaria, ma 11 nomi che “gridano”: Courtois, Carvajal, Rudiger, Militao, Mendy, Valverde, Modric, Tchouameni, Mbappé, Rodrygo, Vinicius Jr.

L’Atalanta, invece, sebbene debba far fronte alle notevoli assenze di cui abbiamo parlato, ha, per quanto riguarda l’attacco, in Charles de Ketelaere, Lookman e nel neo acquisto Mateo Retegui del potenziale per penetrare la difesa del Real Madrid. Con i restanti Musso, Djimsiti, Hien, Kolašinac, Zappacosta, Pašalić, Éderson e Ruggeri (e non solo), la Dea se la può giocare.

La partita avrà pertanto, da una parte, la potenza galattica e stellare, unita all’esperienza, mentre, dall’altra, la non indifferente fame e ambizione dell’Atalanta che non molla mai, combattendo e sudando, sempre.

sei un bergamasco o una bergafemmina e hai un progetto sportivo e culturale da propormi? contattami.

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