Michele Capaccioli

L’Atalanta ha subìto le conseguenze delle azioni di alcuni attori del calciomercato italiano che hanno mosso venti e mari e, così facendo, hanno cercato di indebolire una Società che ha vinto l’ultima Europa League e che si è andata a giocare la Finale della Supercoppa Europea alla pari col Real Madrid per 60 minuti.

Una Società come l’Atalanta rischia di creare degli effetti negativi verso quelle squadre italiane più blasonate che, nel rafforzare il proprio organico, cercano di indebolire chi sta per entrare nella loro fascia o sfera di influenza o chi lo ha già fatto. È un po’ come avviene nel mercato, con le fasce di mercato: se entri in una fascia già occupata da altri partecipanti, vai in competizione. Per difendere i loro interessi, i partecipanti oppure alcuni o uno di questi possono attuare delle azioni o politiche per indebolirti

È vero che l’Atalanta è ricorsa all’innesto di nuovi giocatori, ma occorrerà del tempo affinché si integrino nel gioco del Gasp.

Di conseguenza, è normale trovarsi di fronte ad alti e bassi (vittoria per 4-0 fuori casa contro il Lecce; sconfitte fuori casa per 2-1 e 4-0 rispettivamente contro Torino ed Inter) che è meglio che accadano all’inizio della stagione piuttosto che nel suo bel mezzo.

Lo stesso Gasperini ha affermato che il campionato della Dea inizierà dopo la sosta, dovuta dagli impegni della Nazionale di calcio. Affermazione che, a mia opinione, è molto comprensibile e naturale.

Il mercato dell’Atalanta è da 9,5. È un mercato che permette alla formazione del Gasp di avanzare molto di grado quando tutti i giocatori saranno integrati in schemi ben precisi che portano i calciatori anche ad andare oltre gli stessi schemi: lo abbiamo visto infatti la scorsa stagione contro il Liverpool e il Bayer Lervekusen, ad esempio . La Dea si ritrova quindi con una formazione tipo con Carnesecchi, Djimsiti-Kossounu-Scalvini, Hien, Kolašinac, Bellanova, De Roon-Pasalic, Ederson, Ruggeri, Samardzic-Brescianini, De Ketelaere, Retegui-Lookman. Per non parlare di Scamacca che tornerà nel gruppo dopo il suo infortunio.

L’errore più grande è pertanto quello di attaccare i giocatori con la maglia sudata sempre o alcuni di essi oppure la Società.

La critica – ben diversa dagli attacchi – ci sta, ma un tifoso si schiera con la squadra persino quando perde perché il calcio è anche questo.

E ricordiamoci che, anche nello scorso campionato, la Dea aveva perso per 4-0 contro l’Inter, ma ha terminato la stagione con la vittoria dell’Europa League, un quarto posto in classifica, la qualificazione in Champions League e la non affatto brutta sconfitta per 2-0 contro il Real Madrid nella Finale di Supercoppa Europea.

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