L’Atalanta è arrivata in Polonia con la matematica certezza del primo posto nel Girone D di Europa League, senza 8 titolari (Lookman, De Roon, Ederson, Koopmeiners, Djimsiti, Ruggeri, Scalvini e Musso) e con 10 giovani (De Nipoti, Mendicino, Ceresoli, Palestra, Del Lungo e Vismara dall’Under 23; Colombo, Manzoni e Bonanomi dalla Primavera), oltre a Bonfanti che è da tempo in prima squadra. Nonostante l’aritmetica, la Dea ha giocato per vincere.
L’Atalanta ha quindi prevalso per 4 a 0 sul Rakow e fondamentale è stato il ruolo che il 3-4-3 di Gasperini ha giocato durante il match. La strategia di gioco ha infatti previsto Muriel come punto di riferimento dell’attacco della Dea, supportato da Charles De Ketelaere e Miranchuk schierati in un modo offensivo.
Muriel fa sostanzialmente quello che vuole in campo, sbaragliando i difensori del Rakow ed insaccando il pallone in rete 2 volte. Lucho poteva segnare una tripletta, ma, durante il primo tempo, il suo doppio tacco è stato fermato soltanto dal palo.
Il russo Miranchuk, dopo il match contro il Milan, gioca un’altra partita da incorniciare: conquista un’ottima palla sulla trequarti, serve un assist a Muriel che non ci pensa due volte a superare il difensore del Rakow, fintare ed insaccare la palla al 14esimo del primo tempo con un bel sinistro.
Se è giusto celebrare i calciatori che segnano, nel nostro caso Muriel, Bonfanti e De Ketelaere, credo che sia doveroso menzionare anche coloro che contribuiscono a costruire l’azione, portando al goal.
Uno di questi è proprio Aleksey Miranchuk.
Miranchuk è rientrato all’Atalanta dal prestito della scorsa stagione. Tenerlo e non cederlo è stato un grande colpo, quasi come un acquisto, perché il russo si è rivelato uomo assist in Serie A e in Europa League, dove ha finora giocato rispettivamente per 260 e 142 minuti.
Molto fine è stato il suo passaggio in Atalanta – Milan a Muriel che ha poi segnato il goal del 3 a 2.
Fondamentale si è rivelata ancora una volta la sua capacità di rubare la palla all’avversario nella partita contro il Rakow, al 13esimo del primo tempo, passando poi la palla a Muriel che si invola in area e segna di sinistro l’1-0.
Un’altra abilità di Aleksey è proprio la facilità con cui il giocatore realizza passaggi e cross anche quando è marcato strettamente dagli avversari. A questo si aggiunge un rapido ed elegante controllo della palla, come avvenuto col passaggio a Muriel in campionato, contro il Milan.
Il supporto all’azione da parte del calciatore che fu acquistato dalla Lokomotiv Mosca nel 2020 è devastante, soprattutto nell’uno contro uno, un altro tassello per permettere alla Dea di regalarsi e regalare ai tifosi quello che, davanti a prestazioni del genere, non è più un sogno.
Un sogno che si chiama finale di Europa League. Assieme all’Atalanta, vincitore del Gruppo D, le qualificate direttamente agli ottavi sono West Ham (15 punti, gruppo A), Brighton (13 punti, gruppo B), Rangers (11 punti, gruppo C), Liverpool (12 punti, gruppo E), Villareal (13 punti, gruppo F), Slavia Praga (15 punti, gruppo G) e Bayer 04 Leverkusen (18 punti, gruppo H).
Le seconde classificate dei gironi dell’Europa League (Freiburg, Marsiglia, Sparta Praga, Sporting Lisbona, Toulouse, Rennes, Roma, Qarabag) si giocheranno il proseguo del cammino nei playoff di febbraio 2024 con le terze classificate dei gironi della Champions League (Galatasary, Lens, Braga, Benfica, Feyenoord, Milan, Young Boys e Shakhtar Donetsk).
La concorrenza è naturalmente molto florida e agguerrita, ma ricordiamoci sempre quale fu la finale dell’edizione dell’Europa League 2021-2022, le eliminate dalle finaliste e chi si aggiudicò la coppa.
Per non parlare della finale dell’edizione precedente, 2020-2021, in cui il Villareal batté il più quotato Manchester United.
Anche questa Coppa è una maratona, non uno sprint.